Approfittate di questa magnifiche giornate di primavera, per fare lunghe passeggiate tra i sentieri di campagna, oltre all’esperienza piacevole e al contatto con la natura durante il vostro percorso noterete i fiori di camomilla.
Questo infatti, è il periodo giusto per raccoglierli e trasformarli in ottimi infusi sani, visto che la pianta cresce spontaneamente e soprattutto a costo zero.
La camomilla non deve essere raccolta bagnata, quindi è meglio coglierla al mattino quando la rugiada si è già asciugata o la sera verso il tramonto e soprattutto deve essere in piena fioritura.
La parte necessaria per fare l’infuso di camomilla è il capolino, per essere più pratici il bottoncino dorato, ma potete recidere tutto il fiore, petali bianchi inclusi, tanto quando andrete a preparare l’infuso filtrerete il tutto con un colino a maglie fitte.
E’ importante trattare la pianta con cura, i gambi non servono e non serve assolutamente sradicarla, così l’anno prossimo ritroverete la piantina di camomilla ad aspettarvi al solito posto.
Procedete poi a essiccare i fiorellini raccolti sistemandoli sopra una carta di giornale in un luogo asciutto e buio, io di solito li colloco in soffitta.
Una volta essiccati sistemateli in contenitori di vetro e conservateli in un luogo della dispensa fresco e asciutto a disposizione di chiunque in famiglia voglia concludere la giornata con un ottimo metodo naturale per rilassarsi e ritrovare la tranquillità.