Un terrore continuo

20161030_1443141Oggi ho deciso di pubblicare il mio solito post del mercoledì per eliminare momentaneamente dalla mia testa la paura del terremoto.

Non è facile convivere con queste continue scosse, sono a lavoro con il terrore e con quella sensazione che da un momento all’altro devo scappare.

Capisco subito l’arrivo di una nuova scossa, inizia con un tremolio sotto i piedi e senti sempre scricchiolare qualcosa: una finestra, il computer, la televisione.

Al momento della scossa di domenica delle 7.40, era da sola in casa, ancora a letto, quando ho sentito i primi tremolii mi sono detta, stai tranquilla passa subito, ma così non è stato, sono saltata dal letto, le finestre erano ancora chiuse, fortunatamente mio marito aveva lasciato il portone di casa non chiuso a chiave, così mi sono messa li sotto, pregando, sentivo i condomini urlare e piatti e oggetti rompersi.

Mio marito, invece, a visto il terremoto da fuori casa, è rimasto impressionato, mi diceva che vederlo da fuori casa è ancora peggio, la macchina saltava e le case oscillavano.

Il digitale terrestre ha problemi, l’acqua è di uno strano colore e anche i telefoni non vanno tanto bene.

Si vive con tanta paura, si dorme in macchina, i centri storici più fortunati sono abbandonati, quelli che stanno peggio sono già zona rossa.

Casa di mia sorella verrà abbattuta, vivevano lì 21 famiglie e c’era un attività commerciale avviata, ho potuto fare solo un foto, quella che vedete, visto che è transennata, una parte di casa si è abbassata, l’altra si è alzata da terra, impressionante e siamo a circa 40 Km da Arquata del Tronto più o meno.

Spero che tutto passerà e che la normalità ritorni al più presto, insieme con i nostri bellissimi borghi , mi piange il cuore vedere quei bei posti in queste condizioni.

 

 

 

 

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14 pensieri su “Un terrore continuo

  1. La settimana scorsa ho dovuto ospitare mia suocera e mi sono accorta ( ma già lo sapevo) di quanto io sia “gelosa” della mia casa,tengo molto alle mie cose, ai miei spazi e alle mie mansioni ed ho pansato a quanto sarebbe.difficile per me doverle dividere con qualcuno…poi ho visto le immagini del terremoto e ho pensato a quanto piccolo è stato il mio disagio a confronto della perdita della.prppria abitazione , della propria privacy e e di tutto quel che.ne è seguito per non parlare delle vittime….
    Io abito al mare e spero di essere fuori da questo problema anche se ogni tanto abbiamo sentito anche noi le scosse ma questo è un momento di grande riflessione e spero per me di cambiamento.
    Un grande abbraccio.

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  2. Per quanto abiti lontano e teoricamente sia “al sicuro” sono annichilita da quello che è successo. Spero di tutto cuore che il peggio sia passato e che si possa iniziare a pensare concretamente ad una ricostruzione rapida e ben fatta. La tecnologia esiste, ora servono volontà , onestà e poca burocrazia.
    anche la paura un po’ alla volta passerà, e se scrivere ti aiuta, scrivi, scrivi e scrivi.
    Ti abbraccio forte
    DB

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  3. ciao leggo solo ora questo post e scusa ma non avevo capito che fossi marchigiana anche tu. io sto più su e anche noi abbiamo sentito benissimo la scossa della domenica mattina e abbiamo avuto molta paura. non solo io ho mio padre 87enne e mio zio 87enne sulla sedia a rotelle e il primo pensiero in questi casi è per loro.
    speriamo che il peggio sia passato e che la ricostruzione sia veloce.

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