La vera Thailandia l’ho vista a Nord, specialmente a Chiang Rai qui finalmente mi sono sentita nel “Paese dei Sorrisi”, ho apprezzato la sua calma, la ricchezza dei sapori del cibo e ho riflettuto sulle differenze culturali.
Mi sono avvicinata alla natura, ammirato le orchidee, costeggiato il fiume Mekhong fino al triangolo d’oro, il punto più a nord, dove Thailandia, Laos e Myanmar si incontrano, mi sono sentita al centro del mondo e ho apprezzato la sacralità dei luoghi.
Per concludere la mia conoscenza dei nuovi mezzi di trasporto locali, non mi sono fatta mancare nemmeno una corsa in Trishaw e una passeggiata a dorso di un elefante.
Come mi avevano già avvertito, la visita al villaggio Karen, sulle colline vicino al confine con il Myanmar dove vivono le famose “donne giraffa” , ha tutto meno che di tradizionale, è un luogo puramente commerciale e secondo me non vale la pena andarci.
Chiang Mai è una grande città, rispetto alla piccola e rilassante Chiang Rai, qui ho ritrovato qualche similitudine con Bangkok ,anche se è decisamente più verde e meno caotica di Bangkok.
Non ho parlato molto della mia visita ai templi nel precedente post, ma li ho trovati molto particolari, colorati, con buddha giganti, buddha felici, Shiva, campane e monaci, con il rituale di togliersi la scarpe e il mio rituale dell’ amuchina quando non portavo i calzini, ma il mio preferito è stato quello nelle vicinanze di Chiang Rai, il Wat Rong Khun, mi ha veramente emozionato.
Questo tempio è completamente bianco decorato con tanti specchi che riflettono la luce solare, è una costruzione recente, però è bellissimo, particolare è il suo contrasto, la purezza del bianco con la diversità dei personaggi fantastici che decorano l’interno e l’esterno.
Per godermi sole e un pò di relax ho terminato la mia vacanza sull’isola di Koh Samui, ne parlerò nei prossimi post.