Ed eccomi finalmente a raccontarvi qualcosa sulla Giordania.
Che dirvi, mi aspettavo visto i reali, una capitale Amman, non ai livelli di Tel Aviv, ma dal carattere più moderno.
Intentiamoci ci sono anche bei quartieri, tipo Rainbow Street una via di Jebel Amman da non perdere, è una zona a senso unico circondata da caffè, ristoranti e negozi di souvenir, punto di incontro di artisti, specialmente la sera, dall’atmosfera creativa e giovane, ma Amman è una città trascurata, priva di un piano regolatore, con marciapiedi impraticabili altissimi e incompiuti, una capitale con scarso senso civico e rispetto per l’ambiente.
Anche ai Giordani non stanno molto simpatici gli Israeliani, Israele è l’unico stato dai confini non definiti e anche sul territorio giordano vanta una parte di territorio in affitto, inoltre i giordani danno la colpa ad Israele del prosciugamento del fiume Giordano e mentre i Giordani vogliono salvare il Mar Morto realizzando una conduttura che dovrebbe trasportare acqua dal Golfo di Aqaba, sul Mar Rosso, alle sponde meridionali del Mar Morto, gli Israeliani pretendono il controllo sul progetto.
Per quando riguarda la situazione delle donne, ci diceva la guida che è addirittura favorevole, se un uomo picchia una donna, va in galera e che le donne a differenza degli uomini non hanno bisogno di testimoni. Non so quando sia fattibile coma storia, ma so che con l’avvicinarci ai castelli del deserto a pochi Km dal confine dell’Arabia Saudita, le donne coperte aumentavano. Io posso solo dirvi, che come in ogni paese arabo, se provavo a stringere la mano ad un commerciante, quest’ultimo era riluttante.
Il Teatro Romano è la punta di diamante di Amman, la vista che si gode dall’alto è spettacolare, ma il panorama sulla area urbana dalle rovine antiche della Cittadella è splendido.
Infilandomi lungo la via dal Teatro Romano mi sono ritrovata nel cuore del centro, mi sono inoltrata nei suq interminabili, fra cumuli di spezie e negozi di souvenir.
A nord della Giordania c’è Jerash, appena ho attraversato l’Arco di Adriano sono rimasta piacevolmente sorpresa da queste rovine, non mi aspettavo di vedere un sito così bel conservato, l’aria è ampia e il sole picchia, ma la Pompei d’Asia è molto interessante da vedere.
Madaba è una piacevole cittadina a circa 30 Km da Amman, è luogo di attrazione solo per la chiesa greco-ortodossa di San Giorgio, la chiesa non è un granché, ma conservata al suo interno c’è la mappa di Madaba, un mosaico che raffigura la mappa della Palestina risalente al VI secolo, l’elemento che più mi ha colpito è la mancanza di tessere tra Gaza e la Terra Santa, forse una premonizione?
Sul Monte Nebo, la montagna dove Mosè prima di morire riuscì a vedere la Terra promessa è stato eretto il suo memoriale, la vista spazia dalla valle del giordano sino al Mar Rosso e la chiesa custodisce alcun bei mosaici, è un importante meta di pellegrinaggio per i fedeli, qui si percepisce la stessa atmosfera che ho percepito sul Monte delle Beatitudini in Israele.
La Giordania mi ha incantato per la sua ospitalità, per i suoi siti Patrimonio dell’Umanità, (Petra è meravigliosa) e per i suoi paesaggi desertici, ecco perché questi luoghi d’interesse meritano un post a parte che pubblicherò a breve.