Mantenersi impegnati

Se prima tendevo a strafare, nel mese di giugno mi sono accorta che facevo solo il necessario, questo perché sono cambiate le mie abitudini, ho avuto alcune delusioni lavorative e il ritmo estivo ha accentuato l’apatia.

Non mi riconoscevo, mi sentivo demoralizzata e annoiata, capita a volte, ma dovevo uscire da questa situazione di stallo, così anche con un po’ di controvoglia mi sono dedicata a quello che mi riesce peggio nella vita, cioè cucinare, ma con la buona volontà si fa tutto.

Mi sono tenuta occupata con la preparazione di nuovi menù estivi, non avevo voglia di accendere il forno, ma alla fine per tenermi ancora più impegnata ho preparato anche alcune conserve.

Avevo necessità di un dolce da offrire in caso di arrivo ospiti improvvisi, così ho preparato alcune porzioni di mascarpone da congelare, ma so che per colmare le mie delusioni finirò per mangiarmelo tutto io.

Tanto che c’ero ho riempito una bottiglietta di caffè freddo e risistemato il congelatore.

Terminato il tutto ho pulito i piani di lavoro, rimosso le cialde dalla macchina del caffè e ho pulito il pavimento della cucina, poi mi sono fermata davanti al computer per descrive e riflettere sulla mia giornata.

La routine può diventare noiosa e stancante, ma per sbloccare la situazione c’è bisogno soprattutto di novità, magari dopo oggi diventerò appassionata di cucina, mi renderò conto che non praticavo questa passione solo per mancanza di tempo, ma l’importante è stato uscire dall’immobilità e cogliere il positivo della giornata.

Non vedo l’ora di partire per un nuovo viaggio, di interessarmi a passioni passate che per colpa dell’inerzia ho abbandonato, di leggere 10 libri a settimana, di solito queste sono considerazioni che faccio solo a settembre o a fine dicembre i cosiddetti “buoni propositi” ma in questo periodo la voglia di cambiamento è tanta.

E voi come affrontante i periodi di apatia?

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